venerdì 28 ottobre 2011

Sucker Punch


Di Zack Snyder, 2011 (USA, Canada), 110 min.
Con Emily Browning, Jena Malone, Abbie Cornish, Vanessa Hudgens, Jamie Chung, Carla Cugino, Oscar Isaacs, Scott Glenn
Scritto da Zack Snyder, Steve Shibuya

Snyder è uno strano. Esordisce con L'alba dei morti viventi, che pur non avvicinandosi minimamente al capolavoro a cui si ispira (ma in realtà nemmeno ci prova) riesce comunque a divertire, regalando pure una stupenda scena iniziale, per poi passare ad un film come 300, tanto curato nelle immagini quanto tristemente vuoto in tutto il resto. Torna poi a buoni livelli con Watchmen, si dedica ad un progetto di animazione che ancora devo vedere e poi se ne esce con questo Sucker Punch, che oltre a dirigere ha pensato bene pure di scrivere. Il problema è che non deve aver avuto le idee molto chiare.


Sucker Punch è la storia di Baby Doll (sì, Baby Doll), che in seguito alla morte della sorella si fa rinchiudere dal patrigno malvagio in un manicomio. Manicomio che, tanto per farci subito entrare in sintonia con... Baby Doll, è ovviamente gestito da una banda di sadici maniaci senza scrupoli. E fin qui tutto bene. La prima scena è infatti ottimamente girata e dà l'illusione di poter assistere ad un qualcosa di gradevole. Non avrei nemmeno nulla (o quasi) da obiettare sulla caratterizzazione dei loschi figuri che lavorano nel manicomio: finché posti come quelli, basati sull'assunto che vi siano esseri umani normali e altri meno normali, vengono descritti in questa maniera, io sono contento.
Poi però, il disastro!
Dopo un lunghissimo e penoso balletto con Carla Cugino e Oscar Isaac (che dopo questo film, per rifarsi, ha interpretato Standard in Drive) , Baby Doll conosce le altre pazienti del manicomio e subito diventa amica di Sweet Pea, Rocket, Blondie e Amber, e senza perdere un minuto di tempo spiega loro che ha intenzione di evadere uscendosene con un piano apparentemente infallibile. Snyder però a questo punto cambia registro ed entra in un suo trip personale che obbliga le nostre cinque eroine ad affrontare ogni prova immaginandosi una sorta di realtà alternativa. Non ci troviamo quindi più nel manicomio, ma nella fervida immaginazione di Baby Doll (e di Snyder) che, per evitare la lobotomizzazione, se la dovrà vedere con, in ordine sparso: giganteschi guerrieri umanoidi armati di spada e mitragliatrice, zombies nazisti, orchi cattivi, draghi e robot... e spero di non essermi dimenticato nulla.


Una cosa va subito detta: Snyder deve aver pensato e sviluppato il film in modo da poter piazzare il maggior numero di primi piani del bel faccino della Browning. Il resto è chiaramente secondario, altrimenti non si spiegherebbero tante cose, tipo il balletto già citato, il perché a un certo punto sbuchi fuori Scott Glenn ad aiutare le ragazze e altre decine di situazioni disordinatamente incollate una dietro l'altra. Ed è forse proprio questo il difetto maggiore del film: il disordine (subito dopo viene la noia; tanta, tanta noia). Dopo aver scritto una sceneggiatura complicata e indubbiamente difficile da trattare, Snyder prende spunto un po' qui e un po' là accontentandosi fondamentalmente di dimostrare – e riuscendoci solo a tratti - quanto ci sappia fare con la macchina da presa, senza mai preoccuparsi di dare un minimo di stile o di fascino al suo lavoro. I personaggi poi, diciamolo, sono ridicoli, e i loro dialoghi ancora peggio. Anche la fotografia, dopo i primi venti minuti, incomincia a stufare.
Alla fine ne viene fuori un film senza una vera e propria identità, confuso, ridondante, mai divertente e soprattutto privo di emozioni. E come se non bastasse, dopo tutto questo casino uno deve pure sorbirsi la morale finale. 


10 commenti:

  1. non m'attira per niente, e il tuo voto conferma i miei timori :)
    eppure The Watchmen m'era piaciuto veramente e un pochino avevo sperato in Snyder...

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  2. Ti consiglio caldamente di evitarlo. Non lo so, magari Snyder si rifarà con Superman, ma qui, secondo me, proprio non ci siamo.

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  3. Ho letto parecchi pareri negativi, quindi lo salto. Di Snayder vorrei recuperare l'Alba dei morti viventi, ma dopo quella schifezza di 300 non so se ne valga davvero la pena.

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  4. Ottimista, sono totalmente d'accordo con te.
    Snyder è davvero un tipo strano.
    Efficace con L'alba dei morti viventi, pessimo in 300, trascurabile con Il regno di Ga'Hole, buono in Watchmen, e di nuovo pessimo qui.
    Speriamo nel prossimo.

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  5. Mi incuriosisce, eppure continuo a leggerne solo male. Eviterò... Tra l'altro schifo 300 e non ricordo il remake di romero (e non è un buon segno)...

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  6. su snyder opinione opposta: ottimo l'alba dei morti viventi, questo mi ha divertito, mentre watchmen 'na palla colossale!
    su 300 invece sono d'accordo :)

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  7. Newmoon, benvenuta! Questo fai bene ad evitarlo, ma se hai intenzione di recuperare L'alba dei morti viventi vai tranquilla. A me era piaciuto e fortunatamente non ha niente a che vedere con 300, che nemmeno io ho sopportato.

    Ford, niente da aggiungere. Ga'Hole devo ancora vederlo ma sinceramente non so se lo farò.

    Alice, se poi ti viene comunque la voglia di vederlo, fammi sapere, sono curioso.
    300 è orrendo! :D

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  8. Marco: ottimo, 300 non lo salva nessuno. :D
    Questo invece non mi ha proprio preso, c'è talmente tanta roba che dopo poco ha iniziato a stufarmi.

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  9. Personalmente non mi trovi d'accordo.
    E' vero da un lato, è stato molto, come dire, confuso in alcuni frangenti, e devo aggiungere che non amo particolarmente gli effetti speciali e il green screen, per non parlare dei robot e tutto il resto.
    Il dialogo era scarso, se non quasi inesistente, direi per lo più essenziale. Il carattere dei personaggi si, appena accennato.
    Eppure, come trama di fondo, mi ha intrigato parecchio.
    Soprattutto per il fatto che non si capisce cosa faceva nella realtà.
    Nel senso, se nel bordello ballava per distrarre gli altri,
    nel manicomio cosa faceva?
    Diciamo che questo film colpisce dopo averlo visto,
    non durante la sua visione. Ti lascia con delle domande.
    Lo consiglio, ma solo per chi ha un grande spirito di osservazione, perchè più che al dialogo bisogna far caso agli sguardi e agli atteggiamenti degli attori. Magistrale Oscar Isaac nel ruolo del cattivo a mio parere, c'è qualcosa di più di un semplice pervertito dietro a quel personaggio.

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    1. Scusa, mi ero completamente dimenticato di rispondere al tuo commento.
      Be', dai, sulla confusione generale vedo che comunque la pensiamo allo stesso modo, il fatto è che per me la trama di base a quel punto passa in secondo piano.
      Quello che fa lei nella realtà in effetti non si capisce sempre, e... boh, forse, per quanto mi riguarda, è un altro degli aspetti che non ho molto gradito.
      Per dire di più dovrei rivederlo, perché ormai son passati mesi e mi ricordo ben poco.
      Comunque benvenuto e grazie per aver lasciato la tua opinione. :)

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