venerdì 3 febbraio 2012

Take Shelter


Di Jeff Nichols, 2011 (USA), 120 min.
Con Michael Shannon, Jessica Chastain, Shea Whigham
Scritto da Jeff Nichols

Curtis LaForche è a capo di una squadra in un'impresa mineraria. Ha una moglie che lo ama e una figlia sordomuta di cui prendersi cura. Stanno bene, non hanno particolari problemi economici e sognano di potersi un giorno trasferire in una casa sulla spiaggia.
Questo benessere viene però interrotto quando Curtis inizia a sognare l'arrivo di un'incontrollabile e gigantesca tempesta. Col passare dei giorni, gli incubi diventano vere e proprie visioni apocalittiche in grado di manifestarsi anche in pieno giorno.
Se di certi film, prima di vederli, preferireste non sapere nemmeno i nomi degli attori, potete considerare finita la recensione. Potrei al massimo seguire il consiglio datomi qui da Elio e limitarmi a dirvi: Capolavoro. Guardatelo. Punto.
Ad ogni modo gli spoiler più significativi si trovano solo nelle ultime righe e ci sarà un ulteriore avvertimento. Il resto può essere letto senza troppi problemi.


Si è parlato molto, in America, di come questo film sia una metafora della sua condizione attuale, concetto però facilmente estendibile ad ogni altra nazione del pianeta. Una sorta di avvertimento, uno studio sulla paura di quello che il futuro potrebbe riservare ad una società che al futuro continua a non pensare. Probabilmente è così, eppure lo stesso Nichols si è sempre dimostrato contrario a parlare dettagliatamente del finale della sua opera e dei suoi possibili significati.
Personalmente, a colpirmi durante la visione, sono state più che altro le intenzioni di descrivere un personaggio intento a lottare contro un presunto disequilibrio mentale, da lui temuto per via della storia della madre, improvvisamente impazzita quando aveva più o meno la sua stessa età. Ora, senza stare ad insistere più di tanto su quelli che sono i miei pensieri riguardo al concetto stesso di psichiatria e di “malattia” mentale, e provando a dimenticare il fatto che Nichols abbia affermato in un'intervista che la scena in cui Curtis va dallo psichiatra sia effettivamente una delle più importanti del film (e questo non dice comunque nulla su quale potrebbe essere la chiave di lettura più azzeccata), preferisco non limitarmi ad una singola interpretazione e concentrarmi sul fatto che Take Shelter, in ogni scena, dialogo ed inquadratura, è un'immensa lezione di cinema. Ovviamente per quelli che sono i miei gusti.

Entriamo nella routine di Curtis consapevoli di come questa cambi con il progressivo aggravarsi dei suoi incubi. Le visioni hanno infatti il potere di influire pesantemente sulla sua vita, sia dal punto di vista mentale che fisico, come nel caso del dolore al braccio avvertito all'indomani di un sogno in cui si faceva mordere dal cane.
Alcuni di questi sogni non sono mostrati e ci limitiamo a viverli sentendoli raccontare da Curtis, ma la maggior parte li possiamo vedere anche noi, in quelle che sono indubbiamente le scene più potenti ed angoscianti della pellicola. Risultano talmente coinvolgenti che lo spettatore è inevitabilmente portato a credere che quelle di Curtis siano a tutti gli effetti delle vere e proprie premonizioni di un qualcosa di indefinito che prima o poi non potrà fare a meno di manifestarsi. Ma Nichols è bravo e rimane in equilibrio, cattura col dubbio e spaventa con tecniche per certi versi vicine a quelle del cinema horror, un genere che farebbe bene a prendere in considerazione.
Fortunatamente la lavorazione è stata a tutti gli effetti indipendente; Nichols ha dovuto preoccuparsi esclusivamente dei tempi senza curarsi di eventuali intromissioni da parte di majors e produttori e questo gli ha permesso di girare esattamente il film che aveva in mente. La sua bravura dietro la macchina da presa è invidiabile, e malgrado la si noti di più durante le brevi visioni che perseguitano LaForche – ve ne sono due in particolare che, per tecnica e contenuti, riescono a togliere il respiro – risulta evidente anche nel resto della pellicola.
Gran parte del merito va anche a Shannon, bravo in modo imbarazzante, e alla Chastain, protagonista di un'annata praticamente perfetta.


SPOILER

Infine, dopo due ore passate a chiedersi se la minaccia fosse reale o simbolizzasse semplicemente il disturbo mentale del protagonista, arriva l'ultima scena. La tempesta c'è, è lì, la si può vedere, sentire e anche toccare, attraverso le gocce di pioggia color ruggine. Curtis guarda Samantha, cercando un cenno d'intesa, una rassicurazione di qualche tipo, e lei annuisce, come per dire “sì, la vedo anch'io, è tutto vero”. Non si potrà forse mai sapere se quel cenno di Samantha rappresenti l'accettazione del malessere di Curtis oppure l'inevitabile resa di fronte ad un'apocalisse che non potrebbe ormai essere più reale di così. Insomma, che la fobia di Curtis di impazzire sia giustificata o meno, che sia veramente un film sulla follia, oppure su un'ipotetica fine del mondo o sulla crisi economica, poco importa; rimangono la profonda sensazione di angoscia e paura e la convinzione di aver visto uno spiazzante capolavoro.

19/20

24 commenti:

  1. Ne avevo già letto da Elio.
    Pare proprio una bomba.
    Devo recuperarlo al più presto.
    Ottimo post, by the way.

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    1. Grazie mille, Ford. :)
      Immagino si sia capito, per me è fantastico. Guardalo appena puoi, davvero!

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  2. addirittura quasi il massimo dei massimi dei voti?

    bene, sempre più promettente..

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    1. Forse col voto ho esagerato e mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo, non so, ma mi ha davvero sconvolto. Consigliatissimo!

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  3. quando avevo incominciato a leggerne in giro, non mi attirava per niente. però ora ci sono due motivi che mi spingono a cimentarmi: Michael Shannon come protagonista assoluto; il tuo eloquente: Capolavoro. guardatelo. punto (nonché i 19 punti di voto!).
    aggiungo con curiosità alla watchlist :)

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    1. Qui Shannon è fenomenale, niente da dire. Il "Capolavoro. Guardatelo. Punto" in realtà viene da Elio, ed è sicuramente un ottimo modo per recensirlo. :D

      Fatemi sapere!

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  4. Leggevo del finale e mi tornavano i brividi. Succede ogni volta che ci ripenso, pazzesco. Quanto al resto, sottoscrivo tutto, come ormai accade spesso ;)

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    1. Finale immenso! Tra l'altro scusa, mi sono reso conto che la parte che ho messo in spoiler è praticamente una scopiazzatura della tua, ma le sensazioni sono proprio quelle. :D

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    2. Ahaha, tranquillo. E poi il finale quello è, e le sensazioni pure. Mò me lo guardo di nuovo ;)

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  5. La capacità di un capo di affrontare la rivelazione (apocalisse)-
    Egill

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  6. E diciamo anche che non se l'è cavata affatto male, qualunque sia il vero significato della rivelazione. ;)

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  7. si, mi hai convinto. Quel personaggio principale sembra ottimo, se poi è interpretato da Michael Shannon deve essere proprio unico. Lo guarderò!

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  8. Shannon mi piace molto, ha una faccia e un'espressività uniche. Ottima dritta, me lo gusterò al più presto. :)

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    1. Shannon ha fatto un casino di roba che non ho ancora visto e voglio recuperare. Qui è perfetto, davvero. Aspetto notizie allora. :D

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  9. Jessica Chastain la adoro, e il film mi ispira molto.
    Cercheròllo e guarderòllo!!!

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    1. E anche la Chastain qui è bravissima, sì. Il film, non mi stancherò mai di ripeterlo, per me è un capolavoro. Cerca, guarda e fammi sapere. :)

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  10. questo non me lo perdo proprio, ne parlano tutti benissimo, sarà la mia prossima visione ;) gran post e gran blog, ti seguirò volentierissimo!

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    1. Benvenuto Lorant, e grazie mille per i complimenti, davvero!
      Ora vengo a fare un giro dalle tue parti. :)

      E questo film è indescrivibile, appena lo vedi fammi sapere!

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  11. Ottimo. Valeva la pena aspettare la tv decente...

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  12. Grande, hai fatto benissimo, sì. Il film è pazzesco! ;)

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  13. Film stupendo. Secondo voi non è possibile che come altro possibile finale, questo sia l'ennesimo sogno? ve lo chiedo perché inizia esattamente come gli altri: la figlia che per prima nota l'arrivo di una tempesta... non è da scartare nemmeno questa ipotesi a mio avviso. :)

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  14. Appena finito di vedere, sono rimasto sconvolto. Non nel senso che non mi è piaciuto ma mi sono talmente immedesimato da rimanere turbato

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  15. Ottima recensione per un grandissimo film.condivido tutto di quello che hai scritto

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