Di Gareth Carrivick, 2009 (UK)
Con Chris O'Dowd, Marc Wootton, Dean Lennox Kelly, Anna Faris
Scritto da James Mathieson
Montaggio di Stuart Gazzard, Chris Blunden
Fotografia di John Pardue
Musiche di James L. Venable
Durata: 83 min.
Time travel. It'll turn your brain into spaghetti if you let it. Best not to think about it. Best just to get on with the job in hand. Which is destroying the enemy before they're even born and have a chance to threaten us. We're expecting any resistance to be light, because the ancestors of our enemies have yet to evolve any thumbs... or indeed spines. But that does not change the fact that they may one day evolve into a species that may pose a threat to us. And for that reason, we are going to rain down a fiery death upon them that will turn the surface of their planet into a radioactive desert! Because we are the planetary peace corps! And that is what we do! Now, are you nappy-wearing motherfuckers ready to lock and load, and get it on?
Non è il discorso di un comandante invasato che carica i suoi uomini prima di una guerra intergalattica, non ci troviamo in un lontano futuro a bordo di un'avveniristica astronave e nessuna razza aliena minaccia la nostra inutile esistenza. A parlare è Ray, impiegato in un parco di divertimenti, e il suo pubblico è composto unicamente da bambini innocenti, arrivati fin lì armati di occhialini 3D e convinti di dover semplicemente affrontare l'ennesima, pacifica attrazione della giornata. Il discorso di Ray scatenerà invece un insieme caotico di lacrime, vomito e grida di terrore, e quello che voleva essere un timido tentativo di coinvolgere maggiormente i marmocchi accorsi in massa, lo porterà al licenziamento. Nell'ufficio del capo, con ancora indosso l'improbabile tuta spaziale, il nostro Ray non proverà nemmeno a difendersi: troppo crudele, quella sua uscita al di fuori degli schemi; i bambini, si sa, cercano sicurezza anche nelle attrazioni più avventurose.
Per tirarsi su il morale dopo il licenziamento, Ray e altri due suoi amici si ritrovano quindi al pub, a bere pinta su pinta e a parlare del più e del meno. Salta fuori, come al solito, l'argomento viaggi nel tempo, e dopo pochi minuti i tre si ritrovano a condividerne con trasporto dubbi e teorie. A un certo punto, dopo essersi alzato per occuparsi dell'ennesimo giro di birra collettivo, Ray torna al tavolo e confessa divertito ai suoi amici di aver appena incontrato una donna proveniente dal futuro. Mentre lui è convinto che si sia trattato di uno scherzo, Toby e Pete insistono nel dire che non ne sanno niente, e faticano quindi a credergli. Dopo qualche minuto di scetticismo generale, scopriranno che entrando nel bagno del locale è effettivamente possibile viaggiare nel tempo, e si ritroveranno intrappolati fra varie esistenze parallele, nel costante ed apparentemente inutile tentativo di tornare al presente e mettere a posto le cose.
Viaggi nel tempo e realtà parallele hanno da sempre affascinato scrittori, registi e appassionati di fantascienza, scatenando ogni volta dubbi e domande (“sono confuso, sono confuso”, continua a ripetere Pete in una scena del film). FAQ about time travel (un grazie ad Alice, che ne parla qui, per avermelo fatto conoscere) non tenta di rispondere a nessuna di esse, e riprende la maggior parte dei luoghi comuni già analizzati in altre opere, ma lo fa in modo diverso, basandosi principalmente su dialoghi intelligenti e su una trama originale e tutto sommato imprevedibile. Nonostante il budget ridicolo e gli effetti speciali scadenti, Carrivick e soci creano una piccola chicca, divertente e mai banale.
Consigliatissimo sia agli appassionati di fantascienza che agli amanti dell'umorismo inglese.
me lo segno
RispondiElimina...mmmh... mi intriga non poco!! devo assolutamente vederlo!!
RispondiElimina...quel Shaun of the Dead nella locandina mi fa ben sperare...
BlaBla, poi fammi sapere.
RispondiEliminaVincent, benvenuto! Shaun of the dead è irraggiungibile, ma questo merita sicuramente attenzione. :D
questo m'era sfuggito, ma recupero prontamente- se ha anche solo 1/8 dell'umorismo di Shaun of the Dead, allora... :D
RispondiEliminaAlessio, ti piacerà di sicuro. :)
RispondiEliminalol, ma non avevo mai notato il Dr Who meet shaun of the dead! ahah, ma è un pochetto fuorviante!
RispondiEliminaComunque, sono felicissima che ti sia piaciuto, per me è diventato uno dei miei film preferiti in assoluto. E poi, cavolo, fantascienza senza effetti speciali, che si vuole di più.
Te ne consiglio un altro, a cui tengo particolarmente ma che sul blog non è presente perché all'epoca era mezzo chiuso:
The man from earth:
http://www.imdb.com/title/tt0756683/
Finale un po' tirato via a parte,secondo me è meraviglioso (e si gioca anche lui il premio per il film di fantascienza meglio scritto degli ultimi anni).
Dovresti trovare i sottotitoli in ita qui:
http://www.italiansubs.net/
Ah, quello l'ho visto! Era piaciuto molto anche a me, davvero particolare. È vero che il finale è un po' così (SPOILER! - e comunque mi ero ritrovato a sperare che si fermasse con la macchina per farla salire! :D), ma va sicuramente visto. L'idea, in un certo senso, è geniale. Grazie comunque! :)
RispondiEliminae ringraziamo che avevano poco budget, pensa se avessero costruito i vari flash back... una pena.
RispondiEliminaConosci altri film del genere? Di fantascienza fracassona ce n'è quanta ne vuoi ma almeno a me piace quella più misurata e più concettuale...
Devo pensarci un po', ma ora come ora non mi viene in mente nulla purtroppo...
RispondiEliminaOddìo sì, vedere i ricordi del tipo avrebbe tolto tutto il fascino!
Scusate se mi intrometto... The man from earth è uno dei film più appassionanti e geniali degli ultimi anni... uno dei miei film preferiti!!!
RispondiEliminaDa quando lo vidi la prima volta incominciai subito a consigliarlo a chiunque...
Ciao Vincent! Gli amici di Man from Earth sono amici miei...
RispondiEliminaVincent, la penso come Alice, e non scusarti! :D
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