Di Elio Petri, 1970 (Italia)
Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Sergio Tramonti, Salvo Randone
Scritto da Elio Petri e Ugo Pirro
Montaggio di Ruggero Mastroianni
Fotografia di Luigi Kuveiller
Musiche di Ennio Morricone
Durata: 112 min.
Durata: 112 min.
Lo stesso giorno in cui verrà promosso all'ufficio politico, l'ispettore capo della squadra omicidi interpretato da Gian Maria Volonté uccide l'amante in un gioco erotico. Mantenendo la calma, decide di rimanere nell'appartamento della donna per farsi una doccia e lasciare un po' ovunque le tracce del suo passaggio: tocca bottiglie e bicchieri, strappa un filo della propria cravatta per metterlo nelle unghie della vittima e ruba infine due bottiglie di spumante che porterà con sé in ufficio per festeggiare la promozione coi colleghi. Volendo dimostrare di essere effettivamente al di sopra di ogni sospetto, l'ispettore avrà cura di seguire le indagini da vicino, mettendo addirittura gli investigatori sulla buona strada.
Sarà sufficiente per farlo condannare o si ritroverà intrappolato nello stesso sistema che rappresenta e difende?
Il film è ovviamente un attacco al Potere e all'uso che ne viene fatto da parte delle varie istituzioni.
Il personaggio di Volonté vuole garantire la libertà togliendola di fatto ad un popolo che considera “minorenne”, che non vede differenza fra atti criminali e manifestazioni di protesta e che pensa che la civiltà possa essere assicurata unicamente attraverso la repressione. Queste caratteristiche autoritarie e fasciste sono spinte all'estremo, e arrivano a creare un personaggio esagerato, che però rappresenta nel migliore dei modi tutto ciò che il film vuole denunciare.
La prima proiezione avvenne per un pubblico ristretto: Petri e Pirro invitarono Mario Monicelli ed Ettore Scola, che alla fine del film dissero più o meno scherzosamente: “Finirete tutti in prigione!”
All'epoca si temette infatti che la pellicola potesse essere sequestrata prima dell'uscita nelle sale, ma alla fine non ci furono particolari problemi.
L'efficacia narrativa del lavoro di Petri è disarmante: il film arriva dritto al punto, senza sbavature. Bellissimo anche il montaggio, coi flashbacks che analizzano le varie tappe della relazione erotica fra l'ispettore di polizia e la sua amante prima dell'assassinio. A tutto questo vanno aggiunte le musiche di Morricone e la fantastica prova di Volonté. Insomma, un capolavoro!
È triste pensare che un film del genere, fatta eccezione per alcuni riferimenti politici, possa essere considerato più attuale ora di quanto non lo fosse nel 1970.
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