martedì 25 gennaio 2011

Tre passi nel delirio


Histoires extraordinaires
Di Roger Vadim, Louis Malle, Federico Fellini, 1968 (Francia/Italia)
Con Jane Fonda, Brigitte Bardot, Alain Delon, Terence Stamp, Peter Fonda, Salvo Randone
Scritto da Roger Vadim, Pascal Cousin, Daniel Boulanger (Metzengerstein); Louis Malle, Clement Biddle Wood, Daniel Boulanger (William Wilson); Federico Fellini, Bernardino Zapponi (Toby Dammit). Tratto dai racconti Metzengerstein, William Wilson e Non scommettere la testa col diavolo di Edgar Allan Poe
Montaggio di Hélène Plemiannikov (Metzengerstein); Franco Arcalli, Suzanne Baron (William Wilson); Ruggero Mastroianni (Toby Dammit)
Fotografia di Claude Renoir (Metzengerstein); Tonino Delli Colli (William Wilson); Giuseppe Rotunno (Toby Dammit)
Musiche di Jean Prodromidès (Metzengerstein); Diego Masson (William Wilson); Nino Rota (Toby Dammit)
Durata: 121 min.

Film diviso in tre episodi tratti da altrettanti racconti di Poe. Nel primo Roger Vadim dirige i fratelli Fonda narrando l'improvviso amore della crudele Frederique de Metzengerstein per un cugino che fino ad allora aveva disprezzato. Quando questi la respinge, per vendetta la donna brucia le stalle della sua tenuta, provocandone la morte. Un misterioso e spiritato cavallo nero sopravvissuto all'incendio si occuperà della vendetta.
Nel secondo Malle narra la storia del crudele William Wilson, ossessionato dalla presenza di un uomo identico a lui in tutto e per tutto, anche nel nome, e che sembra farsi vivo per contrastarlo ogni qualvolta lui intenda compiere un'azione malvagia. Questa eterna rivalità non potrà che risolversi in un duello.
Nel terzo invece Fellini ambienta il racconto in una Roma contemporanea allucinata e surreale. L'attore inglese Toby Dammit arriva in Italia per recitare in uno spaghetti western fondato sui valori cattolici, ma già durante l'intervista televisiva che segue il suo arrivo le cose incominciano a prendere una brutta piega. L'attore, perseguitato e al contempo affascinato da strane e inquietanti visioni, scapperà sulla sua nuova Ferrari verso l'ignoto.
Le differenze fra gli stili dei tre segmenti sono notevoli. Potrebbero tutti essere visti singolarmente, e a guadagnarci di più sarebbe probabilmente Toby Dammit di Fellini. Ma le atmosfere angoscianti e oniriche dei tre episodi in un certo senso si completano a vicenda, e il progetto funziona benissimo.
Mi ha stupito leggere che Metzengerstein sia stato il più criticato. Sarà che vedendo la Fonda in quei costumini diretta da Vadim è inevitabile pensare al fascino di Barbarella, ma oltre a questo l'episodio mi è comunque piaciuto molto. In certi punti è forse un po' ripetitivo, ma gode di un'ottima e inquietante colonna sonora e di un'ambientazione da b movie che Vadim sfrutta nel migliore dei modi.
Malle affronta invece il suo compito in modo più classico. Il regista ricostruisce la storia grazie ad una serie di flashbacks legati alla confessione di Wilson con un prete che lo prende per pazzo. Il tema del doppio è reso bene, la recitazione di Delon è abbastanza tesa e sentita da risultare credibile, e nonostante qualche piccola caduta di stile anche questo episodio risulta tutto sommato godibile.
Poi c'è Fellini, che dei tre è quello che più si permette di andare oltre, allontanandosi maggiormente dal racconto di Poe a cui si ispira. Il risultato è grottesco e angosciante, a tratti anche ironico. Giusto metterlo per ultimo, più che altro a causa dello stile intenso della regia e della ricca e straniante fotografia di Rotunno.
Alcuni consigliano di saltare i primi due episodi e dedicarsi da subito a Toby Dammit. Per me sarebbe un grosso errore. Niente di memorabile, sia chiaro, ma una visione la vale tutta.

4 commenti:

  1. Fellini è sempre mitico.
    A mio parere, il miglior regista italiano di tutti i tempi. Immenso.
    Per il resto, ricordo che vidi Tre passi nel delirio un paio di miliardi di anni fa in tv di notte.
    Non mi ricordo praticamente un cazzo.
    Si può dire cazzo nel tuo blog!? :)

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  2. Ahah, nel mio blog non c'è censura, quindi vai tranquillo! :D
    Il film a me è piaciuto. Sì, se proprio dovessi scegliere un episodio prenderei quello di Fellini, ma tutti e tre sono più che validi. :)

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  3. Ciao!
    Questo film non l'ho mai visto ma sarei curioso di vederlo, anche perchè uno è diretto da Fellini che è un regista che talvolta mi piace talaltra mi fa quasi addormentare (il Satyricon di brutto!).
    Hai visto buona parte della filmografia di Fellini? Ti piace?
    Io sono a metà filmografia!
    Buonanotte!

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  4. Ciao!
    Tutto quello che ho visto di Fellini lo adoro, ma purtroppo mi manca la maggior parte dei film che ha fatto dopo Amarcord e anche alcuni dei suoi primi. Prima o poi intendo rimediare.

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