Di Anthony Ascott (Giuliano Carnimeo), 1972 (Italia)
Con Edwige Fenech, George Hilton, Annabella Incontrera, Oreste Lionello
Scritto da Ernesto Gastaldi
Montaggio di Eugenio Alabiso
Fotografia di Stelvio Massi
Musiche di Bruno Nicolai
Durata: 91 min.
Jennifer, provando a lasciarsi alle spalle un passato che continua tormentarla, si trasferisce con la sua amica Marilyn in un appartamento occupato fino a pochi giorni prima da una ragazza uccisa da un misterioso assassino. Il killer, che sembra agire sempre nello stesso palazzo prendendo di mira unicamente belle donne, inizierà a tormentarle...
All'inizio degli anni '70 non era raro trovarsi di fronte ad ottimi thriller italiani come questo, diventati in seguito dei veri e propri “cult”. La coppia Fenech-Hilton infatti, prima di questo film di Carnimeo, si era già vista anche ne Lo strano vizio della signora Wardh, di Sergio Martino, altro giallo-thriller all'italiana forse persino più bello di questo. È un peccato che questa cultura del cinema di genere sia andata persa, e che nessun regista italiano decida di riproporlo ai giorni nostri.
Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? contiene tutti gli elementi che gli appassionati del genere maggiormente apprezzano: atmosfere morbose, colori caldi, sangue, qualche brivido e pure un'inaspettata dose di ironia, il tutto gestito con discreta maestria, considerato il budget limitato a disposizione. Da notare anche qualche ottima soluzione visiva, a sottolineare il fatto che da questi film, dal punto di vista tecnico, c'è comunque qualcosa da imparare.
A questo punto ne approfitto per consigliare anche Vestito per uccidere, buon thriller del 1980 diretto da Brian De Palma, che contiene una scena di un assassinio in un ascensore molto simile a quella presente all'inizio della pellicola di Carnimeo.
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