giovedì 6 gennaio 2011

Il vento fa il suo giro



E l'aura fai son vir
Di Giorgio Diritti, 2005 (Italia)
Con Thierry Toscan, Alessandra Agosti, Dario Anghilante, Giovanni Foresti
Scritto da Giorgio Diritti, Fredo Valla
Montaggio di Edu Crespo, Giorgio Diritti
Fotografia di Roberto Cimatti
Musiche di Mario Biscarini, Daniele Furlati
Durata: 110 min.

Girato in lingua occitana, francese e italiano e con attori non professionisti, l'esordio di Diritti descrive la vita di una piccola comunità montana del Piemonte che viene sconvolta dall'arrivo di Philippe, un ex professore francese che intende trasferirsi lì con moglie e figlio per allontanarsi dalla centrale nucleare costruita vicino alla sua vecchia residenza e vivere facendo il pastore. Il benvenuto iniziale è però solo un'illusione.
Il vento fa il suo giro è un film sull'uomo, sulle tradizioni e sulla ricerca di uno stile di vita senza imposizioni. Un film anarchico, in un certo senso, anche per certe frasi pronuciate dal protagonista. Il basso budget a disposizione si nota subito, ma per Diritti non conta, e anzi ne fa un punto di forza riuscendo nell'intento di rappresentare in modo toccante e "violento" la realtà e i rapporti che vuole descrivere. Stessa cosa che farà poi nel fantastico L'uomo che verrà, per cui potrà contare su una produzione più "solida".
Bellissimo, sincero e inaspettatamente potente.

6 commenti:

  1. Concordo.
    Diritti può diventare una delle realtà più felici del nostro Cinema.

    RispondiElimina
  2. Già. È un peccato che abbia iniziato così tardi, ma in questo caso la gavetta è servita!

    RispondiElimina
  3. Ecco uno dei rari casi di cinema italiano che amo.
    Splendido, intimo e accurato (ho ritrovato la realtà piemontese - in cui ho vissuto, mio malgrado - nuda e cruda, proprio come la ricordavo).
    Peccato che il suo ultimo lavoro non mi sia piaciuto per niente (la vita che verrà? non ricordo il titolo) ma per questa piccola perla potrei perdonargli qualsiasi scivolone.

    RispondiElimina
  4. Bellissimo!
    Strano che non ti sia piaciuto quello seguente, in un certo senso l'ho trovato molto simile a questo.

    RispondiElimina
  5. boh, sarà l'argomento e il fatto che l'ho trovato girato malissimo e recitato pure peggio. Per "sarà l'argomento" intendo che roba su partigiani e fascismo ne sforniamo fin troppa... Non ne posso più.

    RispondiElimina
  6. Ah, ti capisco. Stessa cosa per i libri. Ma questo mi è sembrato più un film sull'uomo, su un modo di vivere che ormai non esiste praticamente più. Va beh, più che altro nella prima parte...

    RispondiElimina