mercoledì 29 dicembre 2010

Mean streets



Di Martin Scorsese, 1973 (USA)
Con Harvey Keitel, Robert De Niro, David Proval, Richard Romanus, David Carradine
Scritto da Martin Scorsese, Mardik Martin
Montaggio di Sidney Levin
Fotografia di Kent L. Wakeford
Durata: 112 min

New York, Little Italy. Il giovane Charlie appartiene a una famiglia mafiosa. In attesa di un incarico importante trascorre le sue giornate con Johnny Boy, un amico inaffidabile sempre pieno di debiti, e la cugina di lui, con cui intrattiene una relazione segreta.
Scorsese ambienta il film negli stessi posti in cui è cresciuto, non stupisce quindi che i personaggi siano caratterizzati in modo realistico e sincero. La regia è particolarmente ispirata, e alterna momenti forti e violenti ad altri inaspettatamente delicati, come Keitel che guarda la sua ragazza fingendo di coprirsi gli occhi. Ho letto in giro che Scorsese si era ispirato anche alla Nouvelle Vague, e in quest'ultima scena è effettivamente difficile non pensare al dialogo in camera da letto fra Belmondo e la Seberg in Fino all'ultimo respiro di Godard, sia per l'atmosfera che si crea fra i due attori che per le inquadrature.
Keitel come al solito praticamente perfetto, De Niro non è da meno. Bellissima anche la colonna sonora; l'entrata al ralenti di De Niro con Keitel che lo guarda bevendo al bancone e Jumpin' Jack Flash in sottofondo è da brividi.

2 commenti:

  1. Grandissimo film! purtroppo non ne sento parlare molto in giro... hai detto bene, i personaggi sono convincenti e la parte più interessante (o meglio, che mi ha maggiormente interessato) è quella della contrapposizione, soprattutto in Keitel, tra "background" familiare e di comunità e il modo in faceva parte di quella stessa comunità... detta in maniera povera, tra cattolico e mafioso, anche se così non rende...

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  2. Filmone! È subito diventato uno dei miei preferiti di Scorsese. Regia e personaggi indimenticabili.

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